Stagione 2007 - Serale
dal 7 al 19 agosto 2007 ore 21.00 (lunedì riposo)

Racconto d’inverno

di William Shakespeare

Regia di Francesco Manetti

Produzione:

Tretredicitrentatrè in collaborazione con The Company
Sicilia: improvvisa e immotivata è la gelosia del re Leonte per la sua regina Ermione e l’amico d’infanzia Polissene re di Boemia. Leonte è nemico a se stesso, è Iago e Otello insieme. Genera e rende reali le proprie ossessioni fino a processare pubblicamente l’amata moglie, fino a far esporre la figlia appena nata, fino a far morire di dolore il giovane figlio Mamilio. Non c’è redenzione possibile né pentimento sufficiente.

Boemia: sono passati sedici anni. Una festa campestre. Florizel e Per...
Sicilia: improvvisa e immotivata è la gelosia del re Leonte per la sua regina Ermione e l’amico d’infanzia Polissene re di Boemia. Leonte è nemico a se stesso, è Iago e Otello insieme. Genera e rende reali le proprie ossessioni fino a processare pubblicamente l’amata moglie, fino a far esporre la figlia appena nata, fino a far morire di dolore il giovane figlio Mamilio. Non c’è redenzione possibile né pentimento sufficiente.

Boemia: sono passati sedici anni. Una festa campestre. Florizel e Perdìta, due ragazzi perdutamente innamorati, novelli Romeo e Giulietta che però non cercano e non provocano morte. Attraverso il loro amore gli adulti potranno redimersi: canti, risate, sorprese e truffe generate da Autolico, un furfante venditore di storie. Quindi la riconciliazione e la gioia struggente del ritrovarsi.
“Racconto d’inverno” è stato scritto nel 1611 da uno Shakespeare maturo che, tra viaggi in mare, orsi che attraversano la scena, salti temporali, statue che prendono vita, ci conduce all’interno di questa grande favola con uno sguardo compassionevole e privo di giudizio.
“Racconto d’inverno” perché raccontare è conoscere, comprendere; è ciò che ci permette di agire sulla realtà, di renderla nostra grazie alle parole: i personaggi di Shakespeare tentano di trasformare la realtà, mostrando un’assoluta fiducia nel potere della parola.
Governa su tutto la trama del tempo che crea e svela l’errore, che mette tutti alla prova, che ha il potere di ridare senso agli accadimenti di una vita intera. Il tempo, la vita più forte delle ossessioni, delle paure e degli errori degli esseri umani.

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Cast

Polissene (re di Boemia):
Riccardo Ballerini
Perdìta:
Claudia Benassi
Il pastore, un nobile:
Franz Cantalupo
Camillo:
Michele Demaria
Emila, Mopsa:
Azzurra Fiume Garelli
Florizel:
Giulioforges Davanzati
Paolina, Dorca:
Marica Gungui
Ermione:
Aglaia Mora
Leonte:
Andrea Ricciardi
Antigono:
Alessandro Rugnone
Autolico, un nobile:
Arpad Vincenti
Il contadino, un nobile:
Stefano Vona Bianchini
Altri interpreti:
Iacopo Olmo Antignati, Emanuele Restivo

 

Regia:
Francesco Manetti
Traduzione e adattamento:
Agostino Lombardo
Musiche:
Alfredo Lacosegliaz
Costumi:
Alessandra Traina
Aiuto regia:
Sandro Maria Campagna
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